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Val d’Orcia in un giorno: i borghi da non perdere

Itinerari

Val d’Orcia in un giorno: i borghi da non perdere

Non basterebbe una vita per scoprire tutte le bellezze che la Val d’Orcia custodisce, ma una giornata può bastare a lasciarsi inebriare dalla sua atmosfera a tal punto da voler ritornare ancora e ancora.

Abbiamo pensato per voi ad un itinerario di un giorno alla scoperta di questa Valle incantevole, partendo da Montepulciano fino ad arrivare a Montalcino, passando per Pienza e San Quirico d’Orcia. Un viaggio tra storia, arte, buon cibo e vini d’eccellenza che non aspetta altro che essere vissuto.

Montepulciano

Per iniziare la scoperta della Val d’Orcia vi consigliamo di partire da Montepulciano, piccolo borgo medievale a pochi chilometri da Siena che offre una splendida vista su tutte le colline circostanti. Qui troverete palazzi rinascimentali, chiese antiche e splendide piazze in cui trascorrere la mattinata.

Il modo migliore per scoprire la città e i suoi tesori nascosti? Passeggiando tra le sue vie! Tutti i principali monumenti, infatti, sono racchiusi tra le mura della città vecchia.
Arrivati alle mura, percorrete l’elegante corso fino alla piazza principale, Piazza Grande, punto più alto della città dominato dal Palazzo Comunale con la facciata di Michelozzo (risalente al ‘300), e dal Duomo, ultimato nel 1630 su disegno di Ippolito Scalza.

Palazzo Comunale Montepulciano

Sempre nella piazza potrete ammirare anche Palazzo Contucci e Palazzo Tarugi, antiche dimore dei nobili della zona, e il Museo della Tortura, dove troverete una collezione privata di strumenti per procurare dolore risalenti all’epoca medievale e rinascimentale.

Se bere un buon bicchiere di vino in tarda mattinata non è un problema per voi, non potete non fermarvi a degustare il Nobile, famoso vino DOCG prodotto unicamente a Montepulciano. Per farlo, non dovrete andare lontano: passeggiando tra i vicoli del centro troverete numerose cantine storiche che offrono degustazioni del Nobile accompagnato da prodotti tipici di altissima qualità. Tra le cantine più famose ci sono la Cantina Ercolani e Talosa, dove vi aspettano vere e proprie esperienze alla scoperta dei sapori della città.

Ai piedi del borgo, immersa nel verde, troverete poi la Chiesa di San Biagio, meta non particolarmente conosciuta dai turisti che però merita sicuramente una piccola sosta prima di spostarvi verso la prossima tappa del nostro itinerario.

Chiesa San Biagio Montalcino

Curiosità

Fu Cosimo I de Medici a volere la costruzione del Palazzo Comunale di Montepulciano, progettato in modo molto simile al Palazzo Vecchio di Firenze, per indicare la dipendenza dalla città fiorentina.

Pienza

Seconda tappa del nostro itinerario è Pienza, patrimonio dell’UNESCO e piccolo gioiello rinascimentale che concentra in sé storia, arte e cultura.

Come ogni antico borgo che si rispetti, anche Pienza racchiude tutti i principali luoghi di interesse nel centro storico, attorno alla Piazza Pio II, rendendo più facile per noi andare alla scoperta dei suoi monumenti.

Qui troviamo il Duomo, nella cui architettura si mescolano alla perfezione lo stile gotico e quello rinascimentale, e all’interno del quale potrete vedere le opere d’arte di alcuni dei più grandi artisti della scuola senese.

Pienza Duomo

Alla destra del Duomo sorge Palazzo Piccolomini, un tempo residenza estiva di Papa Pio II, oggi luogo ideale per tuffarsi nel passato, grazie alla mostra permanente che narra l’origine del palazzo, alle stanze segrete ancora arredate con il mobilio dell’epoca e al giardino pensile che potrete ammirare nella corte del palazzo, primo giardino pensile del Rinascimento.

A pochi passi da qui, troverete il Palazzo Comunale e il Palazzo Borgia che ospitano preziose opere d’arte risalenti al Medioevo, tra cui un affresco che raffigura la Madonna col Bambino e i patroni di Pienza: San Vito, San Modesto e San Matteo, che potrete ammirare nella Sala del Consiglio del Comune.

Dopo aver visitato i principali monumenti della città, fermatevi per pranzo in uno dei ristoranti del centro. Noi vi consigliamo Sette di Vino, piccola osteria a pochi passi dalla piazza principale in cui potrete gustare i sapori della tradizione valdorciana e toscana, primo fra tutti il Pecorino di Pienza DOP, che troverete in tante varianti sfiziose e originali che ne esaltano al meglio le qualità.

 

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Dopo pranzo, un giro sulle mura per godervi il panorama mozzafiato e poi via verso San Quirico d’Orcia, fermandovi lungo la strada per ammirare la Cappella della Madonna di Vitaleta, piccola chiesetta protetta dai cipressi nel bel mezzo delle colline di Vitaleta. Patrimonio dell’UNESCO, a questa piccola Cappella è legata anche una leggenda: sembra, infatti, che sia stata costruita nell’esatto punto in cui Maria apparve a una pastorella per suggerirle di andare in una bottega di Firenze dove avrebbe trovato la statua da porre nella chiesa di Vitaleta.

Cappella Vitaleta

Curiosità

Pienza viene chiamata anche Città Ideale perché Papa Pio II, natio del luogo, commissionò a Bernardo Rossellino il compito di trasformare Corsignano (nome originario di Pienza) in una città utopica che incarnasse tutti i princìpi razionali dell’urbanistica rinascimentale.

San Quirico d’Orcia

San Quirico d’Orcia è un piccolo borgo che si visita a piedi in un’ora ma che custodisce delle piccole perle risalenti al periodo di massimo splendore della città, il Medioevo, anche se la sua storia si perde nei secoli fino ad arrivare agli Etruschi.

La prima cosa che noterete arrivando in città è la cinta muraria risalente al ‘400 che mantiene ancora una dozzina di torri in buono stato di conservazione, inglobate in edifici più recenti. Delle storiche porte originarie, invece, potrete ammirare soltanto la Porta dei Cappuccini, con la sua particolare struttura poligonale.

Nel centro del paese troverete poi la bellissima Collegiata, in stile romanico, e accanto alla Porta Nuova potrete ammirare gli Horti Leonini, caratteristici giardini all’italiana di origine cinquecentesca che custodiscono al loro interno una statua di Cosimo III dei Medici e i resti della Torre del Cassero, un’antica torre medievale di oltre 39 metri che andò distrutta nel corso della Seconda guerra Mondiale.
Dietro la Collegiata si erge Palazzo Chigi, che ospita il Comune della città. Continuando per Via Dante Alighieri, arriverete a Piazza della Libertà: qui vale la pena visitare la Chiesa di San Francesco, antico convento francescano che dal 1870 conserva la splendida Madonna Annunciata, opera di Andrea della Robbia, che potrete ammirare sull’altare maggiore.

Collegiata San Quirico d'Orcia

Nel Medioevo, il borgo era un importante tappa lungo la via Francigena per i pellegrini diretti a Siena e Firenze. Di questo ruolo restano tracce importanti, come l’Ospedale della Scala, costruito nel XIII secolo per fungere da magazzino agricolo e da rifugio per i pellegrini che percorrevano quei sentieri. Lo trovate davanti alla chiesa di Santa Maria Assunta.

Nel pomeriggio incamminatevi verso Montalcino passando lungo la via Cassia: dopo soli pochi chilometri potrete vedere, sulla vostra sinistra, l’iconico boschetto di cipressi che sicuramente vi è capitato di notare sul web o nelle riviste: i cipressi di San Quirico d’Orcia sono ormai un simbolo della Toscana nel mondo.

Cipressi San Quirico d'Orcia

Arrivati a questo punto della vostra giornata, potreste avere la fortuna di ammirare i cipressi e tutte le colline circostanti avvolti dai colori del tramonto… Un paesaggio mozzafiato che vi darà la giusta carica per visitare l’ultima tappa del nostro itinerario: Montalcino.

Curiosità

La via Francigena nacque per questioni strategiche: attorno al VII secolo, i Longobardi e i Bizantini si contendevano il territorio italiano, ma i Longobardi avevano la necessità di collegare il Regno di Pavia e i ducati più a sud senza avvicinarsi troppo ai Bizantini.

Per questo pensarono a un percorso abbastanza sicuro e lontano dalle zone sotto il controllo bizantino, passando per l’Appennino, la Valle della Magra e la Valle dell’Elsa per arrivare a Siena e poi proseguire lungo le valli d’Aria e d’Orcia fino a raggiungere i confini laziali e immettersi nell’antica via Cassia che conduceva a Roma.

Via Francigena

Montalcino

Arriverete a Montalcino nel tardo pomeriggio, ma questo borgo medievale che sembra uscito da una fiaba vi farà passare tutta la stanchezza.

Una volta raggiunto il punto più alto della città, avrete davanti agli occhi uno spettacolo senza eguali: le colline senesi punteggiate qua e là da ulivi, querce, cipressi e piccoli sentieri di campagna, il tutto illuminato dalle flebili luci del tramonto.

Prendetevi qualche minuto per godervi il panorama e poi andate a dare un’occhiata alla Rocca, fortezza del ‘300 che domina il centro storico: da lì potrete ammirare il Monte Amiata e le Crete Senesi, oltre che l’intera Val d’Orcia fino ad arrivare alle colline maremmane.

Rocca Montalcino

Dopo la Rocca, dirigetevi verso Piazza del Popolo, cuore pulsante della città. Qui noterete su un lato il Palazzo dei Priori, sede del Comune, caratterizzato dal tipico stile senese, dalla torre alta e stretta e dagli stemmi dei podestà.

Da visitare anche il Palazzo Vescovile, all’incrocio tra via Spagni e via Cialdini, e le Chiese di Sant’Agostino, Sant’Egidio e San Francesco.

Immergetevi nell’atmosfera medievale di questo meraviglioso borgo toscano passeggiando lentamente tra i suoi incantevoli vicoli, e quando la fame inizierà a farsi sentire vi consigliamo di andare a mangiare alla Locanda Demetra & Montalcino, dove potrete lasciarvi coccolare dalla cordialità e dall’accoglienza dei proprietari, assaporando dell’ottimo cibo accompagnato niente meno che dal rinomato Brunello di Montalcino, famoso in tutto il mondo.

 

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Il nostro viaggio alla scoperta della Val d’Orcia, tra storia, arte e cibo indimenticabili finisce qui. Se però siete troppo stanchi per tornare a casa, fermatevi in zona a riposare per la notte: vi consigliamo Borgo Tre Rose, Relais San Bruno e Hotelito Lupaia, 3 meravigliose location dove vi sentirete a casa.

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